Madame Bovary

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  1. fpivot95
     
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    “MADAMEBOVARY’ di G. fLAUBERT
    Appunti e note per l’analisitestuale
    I PERSONAGGI
    Il romanzo presenta un numero elevato di personaggi, i cui ruoli nella vicenda sono molto diversificati,
    come diversamente approfondite sono la loro presentazione e caratterizzazione. Come annuncia il
    sottotitolo. dell’edizione francese ,”Costumi di provincia’: è evidente l’intento di ritrarre la provincia
    francese s’cegliendopersonaggi emblematici , capaci di rappresentare un’intera classe sociale in un
    ambiente preciso. .
    Un’importante innovazione introdotta da Flaubert è proprio quella relativa alla scelta del contenuto e
    dei personaggi: non più fatti storici lontani nel tempo e nello spazio, incentrati su figure eroiche,come
    facevano gli scrittori romantici, ma una storia qualsiasi che ha per protagonisti personaggi comuni ( un
    uomo mediocre e una donna frustrata e destinata alla sconfitta) sullo sfondo della provincia francese
    dell’Ottocento. La vita di tutti i giorni con la sua apparente banalità diventa degna di essere
    rappresentata nella letteratura.
    Il personaggio principale è EMMA ROUAULT, che l’autore cita , non casualmente, già nel titolo
    “MadameBovary’~se in epoca romantica “Emma”sarebbe stato un titolo adatto, perché avrebbe fatto
    riferimento ad un’eroina femminile e ad un destino individuale, ora, nell’ambito del realismo l’individuo
    non può essere rappresentato se non nelle sue relazioni con l’ambiente di provenienza e con quello in cui
    vive. Emma , dunque, già dal titolo appare nella sua situazione sociale di donna maritata e, in un certo
    qual modo, estraniata da quel cognome che non le appartiene. L’intero romanzo si sviluppa a partire da
    questo personaggio e dall’evoluzione dei suoi sentimenti.
    Emma è un personaggio ricco, dalla psicologia complessa, che, proprio per queste ragioni, vive come
    una costrizione insopportabile, la condizione sociale comune alle donne del XIX secolo: dipendenza
    economica dal marito, assenza di identità sociale al di fuori del matrimonio, nessuna possibilità di
    indipendenza e emancipazione personale. L’autore ne decrive e ne rappresenta minutamente la lenta e
    dolorosa evoluzione che passa da un primo stato di insoddisfazione alla ricerca di soluzioni e di evasione
    dalla realtà, prima attraverso i sogni e le aspirazioni velleitarie, poi attraverso azioni precisE’., fino alla
    tragica conclusione della Sua vita e della storia.
    Inizialmente insoddisfatta della vita noiosa in casa con il padre vedovo, poi delusa e insofferente del
    grigiore e della monotonia della vita coniugaie con Charles ,infastidita dalla propria condizione sociale,
    la protagonista ha le velleità della persona mediocre, che coltiva sogni impossibili e ambizioni che, però
    ,ha ricavato dalla lettura di libri che si degradano in lei a livello della mediocrità piccolo-borghese, si
    irrigidiscono in luoghi comuni, angusti e ridicoli. Nutritasi nell’adolescenza di letture sentimentali e di
    romanzi melodrammatici, aspira ad un amore e a una vita eccezionali, tra salotti e ambienti mondani e
    lussuosi , come quelli delle eroine romantiche di cui ha letto. Essa viene così a rappresentare quello che
    dal suo nome è stato, appunto, definito “BOVARISMO”; l’atteggiamento di chi ha un’immagine di sé
    diversa da quella reale e trasferisce sul piano dell’immaginazione l’aspirazione ad una vita intensa e
    appassionata. L’insoddisfazione , il fastidio per la propria condizione la portano a coltivare sogni
    impossibili e a attribuire fascino e attrattiva ad un mondo fittizio nel quale cerca di evadere dalle
    proprie aspirazioni frustrate.
    “Madame Bovary sono io” :questa famosa frase attribuita a Gustave Flaubert è densa di significato.
    Nei sogni romantici della protagonista piccolo-borghesedi provincia, Flaubert proietta le componenti
    romantiche che sono presenti nella sua personalità , come nella società culturale e letteraria del suo
    -’ tempo; vuole annientare il carattere velleitario, fantastico e sognante del Romanticismo (proiettando lo
    nella figura della protagonista) ,prendere le distanze da esso e, allo stesso tempo, criticare una parte
    di sé.
    CHARLES BOVARY è l’altro personaggio importante del romanzo, in quanto è proprio il suo matrimonio con Emma che mette la donna nella situazione di iniziale insoddisfazione e di frustrazione che darà’
    l’avvio a tutta la vicenda.
    Egli è un medico di provincia; un uomo onesto e concreto ma mediocre e privo di ambizioni, con indubbi
    limiti che riguardano l’intelligenza e la capacità professionale. E’ incapace di una comprensione fine delle
    situazioni e delle persone ed è un essere debole nei confronti degli altri. Non è, tuttavia, meschino,
    ma buono e generoso e capace di affetti duraturi, come nel caso di Emma che egli amerà sinceramente,
    pur senza comprenderla se non alla fine.
    L’autore, per il tramite del narratore, evidenzia la sua caratterizzazione attraverso lo ‘tecnica del
    contrastò: il narratore riferisce tutte le informazioni necessarie per mettere in risalto lo profonda
    differenza ( reale e fittizia) tra i due .Quanto più Emma è insofferente della sua vita di provincia e
    dello stesso marito, tanto più Charles è soddisfatto e ottusamente felice delle scelte che ha compiuto,
    a partire dal suo matrimonio con lei. Con i suoi comportamenti , i suoi gusti , con ,la sua semplicità
    talvolta grezza è l’esatto opposto di ciò che Emma si aspetta e desidera in un uomo.
    Charles , che è indubbiamente un personaggio più semplice rispetto ad Emma, subisce nel corso della
    narrazione un diverso trattamento: è il personaggio che apre e conclude le vicende narrate;
    rappresenta , per così dire, il pretesto allo sviluppo della narrazione. Senza di lui , senza la sua
    incapacità a comprendere gli avvenimenti al di là delle apparenze, non ci sarebbe stato il dramma di
    Emma.Sino alla morte di lei il personaggio è visto attraverso gli occhi e , soprattutto, i sentimenti di
    lei. In seguito, cambiando il punto di vista, muta anche la profondità di prospettiva, con un parziale
    riscatto del personaggio. D’altra parte morendo, Emma stessa pare prendere coscienza di aspetti sino
    ad allora trascurati di quell’uomo, considerato fino a quel momento solo sotto il profilo della sua
    inettitudine e inadeguatezza (ella, infatti,dirà, morente “…sei buono tu!”) .
    Flaubert ha comunque intrecciato alla trama principale del romanzo altre storie di personaggi
    secondari o minori: gli amanti di Emma , Rodolphe e Leon; il farmacista Homais; e, ancora, la piccola
    Berthe; Felicitè, la domestica dei Bovary; il povero cieco; i componenti della famiglia Bovary… Tutti,
    come abbiamo detto contribuiscono a rappresentare una precisa classe socia!e e un ambiente. Spesso
    vengono presentati attraverso un sistema binario di coppie di personaggi o accomunati da sostanziali
    somiglianze, o contrapposti da aspetti e caratteristiche specularmene opposti.
    Un rilievo particolare viene dato al farmacista Homais, che chiude significativamente il romanzo,
    quando si mostra tronfio e soddisfatto di sé , dopo aver ricevuto la Legion d’onore, segnandola vittoria
    assoluta del suo modello di vita. Depositario di tutti i luoghi comuni, di idee ‘banali e generiche,
    rappresenta, infatti una ben precisa tipologia di borghese. Alcuni critici hanno notato come lo scrittore
    non adotti mai il suo punto di vista nella narrazione, forse proprio per rappresentare come egli sia
    incapace di avere una visione autonoma delle cose. Del resto non va dimenticato che Flaubert aveva
    progettato un “Dizionario dei luoghi comuni’ , che proponeva pensieri generici che la gente del suo
    tempo esprimeva comunemente: Homais ne è, in fondo, una esemplificazione.
    Accanto ai personaggi sinora analizzati , ve ne sono alcuni che assolvono una funzione simbolica
    all’interno del romanzo. Ne evidenziamo essenzialmente tre: Hippolyte, che è il doloroso ricordo vivente
    per Charles, della propria incapacità professionale; Il cieco che appare ad Emma al rientro dei suoi
    appuntamenti galanti, che simboleggia il rapporto passione cieca - morte; Binet ,che rappresenta il fato,
    cioè il destino con la sua implacabile ripetitività e indifferenza.
    IL NARRATORE E IL PUNTO DI VISTA
    Anche nella costruzione narrativa “Madame Bovary’ segna una svolta nella storia del romanzo
    ottocentesco , aprendo la strada ai suoi sviluppi futuri. Con esso tramonta infatti il romanzo fondato
    sul narratore onnisciente , personale e palese, che regge i fili della vicenda e interviene esplicitamente
    a spiegare,commentare ,e giudicare; il modello, insomma, consacrato da Scott, Manzoni, Balzac,
    Stendhal…’L'originalità di Flaubert, rispetto ai romanzieri del suo tempo è, infatti, la scelta deliberata
    di non esprimere nel testo i suoi commenti personali, facendo dell’imparzialità uno dei principi
    fondamentali della sua scrittura.
    In “Madame Bovary’il narratore si fa pressoché invisibile, rinuncia ai continui interventi( anche se un
    esame attento rivela che non scompare proprio del tutto); è, inoltre, esterno.
    La sua narrazione è minuziosa, precisa e documentata e costruisce il racconto con grande ricchezza di
    particolari, senza far trapelare alcun commento o sentimento di simpatia o antipatia nei confronti dei
    personaggi e delle loro scelte.
    La vicenda è, comunque, presentata attraverso il punto di vista soggettivo e parziale dei personaggi
    (Focalizzazione interna variabile).L’autore tenta infatti un esperimento che sarà anch’esso fondante
    per il romanzo moderno e cioè la variazione continua del punto di vista: all’inizio e alla fine quello di
    Charles Bovary, in tutta la parte centrale quello di Emma.
    I fatti sono dunque visti attraverso l’ottica del personaggio, come si riflettono nella sua sensibilità e
    nel suo giudizio; per cui per larghi tratti veniamo informati solo di ciò che il personaggio stesso sa, con
    l’esclusione di ciò che non rientra nel raggio delle sue competenze. Questo crea un effetto di
    indeterminatezza e ambiguità, in quanto non siamo mai certi che il modo in cui la prospettiva del
    personaggio presenta i fatti sia del tutto attendibile o possa coincidere con lo visione del romanziere.
    Flaubert con questa sua impersonalità, lascia che le cose, i fatti e le vicende parlino da sé, ma proprio
    questo determina un alto tasso di problematicità dell’interpretazione. Un fatto curioso ed
    emblematico fu, in proposito, l’incriminazione del romanzo per immoralità: i pensieri della protagonista
    vennero, infatti, erroneamente attribuiti al romanziere!
    LE TECNICHE NARRATIVE
    L’impersonalità e lo stile narrativo dell’autore si fondano anche su altre importanti tecniche narrative.
    Tre esse ricordiamo soprattutto:
    Il frequente ricorso al discorso indiretto libero, che consente una rappresentazione più spontanea,
    non mediata, dei discorsi e dei pensieri dei personaggi, contribuendo in maniera decisiva alla loro
    caratterizzazione oggettiva, ‘naturale’.
    Continue e interessanti transizioni da un modo ad un altro di riportare le parole dei personaggi : dallo
    stile diretto, a quello indiretto, all’indiretto libero.
    L’ampio uso del corsivo, per riprodurre nella narrazione le parole e i pensieri di certi personaggi.
    Il ricorso alla tecnica del contrappunto, che consiste nell’alternare due tipi di discorsi che nulla hanno
    a che vedere tra loro, per creare un effetto comico o grottesco (si rilegga in proposito, nel cap. VIII,
    il brano dei “Comizi agricoli”)
    I LUOGHI
    Tra i romanzi francesi di metà ’800,impegnati ad analizzare la realtà complessa della società del tempo,
    “Madame Bovary’ occupa un posto particolare: perfeziona gli strumenti tecnici del linguaggio realista e,
    tra questi,la descrizione degli ambienti, precisa fino al dettaglio.
    Lo spazio nel romanzo è rappresentato soprattutto dall’ ambiente provinciale della Normandia, che non
    si riduce mai a semplice sfondo, ma fa parte integrante della storia e della caratterizzazione’ dei
    personaggi.
    Le descrizioni sono estremamente precise e nulla sfugge allo sguardo del narratore, che si posa su
    luoghi e oggetti, con una analisi tanto minuziosa e formalmente perfetta da aver fatto dire a qualche
    critico che tale stile “pietrificava il reale”.
    Molte sono le descrizioni di luoghi, sia spazi aperti (ampi paesaggi ed esigui villaggi di campagna, la
    città di Rouen ), sia spazi chiusi (le tre case abitate da Emma, il castello del marchese della
    Vaubyessard, la casa della balia, di Rodolphe, la stanza d’albergo dove Emma incontra Leon ) ambienti
    pubblici e non: tutti fanno riferimento a precisi ambienti sociali e culturali e, allo stesso tempo,
    contribuiscono a rappresentarli. Oltre che alla rappresentazione di ambienti , essi contribuiscono a
    quella dei personaggi .
    Accanto a luoghi reali, nel romanzo sono rappresentati molti luoghi immaginari, che Emma vive in
    sogno e nel desiderio, e che, pur spesso tratti dalle sue letture ,vengono a concretizzare quella
    rappresentazione del tutto artificiosa che la protagonista si è creata della realtà ( si pensi all’ episodio
    del ballo, ai luoghi che Emma immagina di visitare con Rodolphe o ai suoi sogni sulla città di Parigi)
    Una caratteristica peculiare è anche la descrizione degli oggetti ,che non ha mai una funzione
    decorativa ; spesso,infatti, gli oggetti hanno una loro storia, oppure hanno un ruolo importante nella
    vicenda narrata e , spesso, una funzione simbolica ( si pensi all’immagine ricorrente della ‘finestra’, cui
    spesso è associata Emma:rappresenta il luogo di confine tra il mondo esterno ,quello della vita sognata,
    e il luogo interno - chiuso della non-vita,della realtà, dove il suo animo intristisce. La finestra unisce così
    la prigione alla fuga, l’illimitato al circoscritto).
    IL TEMPO
    La vicenda si svolge nell’Ottocento, all’interno di una classe sociale piccolo- borghese ,caratterizzata
    dall’autore con estrema precisione.
    I riferimenti cronologici espliciti sono molto rari nel testo; tuttavia Flaubert dissemina in tutto il
    romanzo allusioni ad avvenimenti storici, pubblici e mondani, a personaggi celebri che permettono di
    situare nel tempo la vicenda narrata.
    La storia è ricca anche di richiami all’attualità, alle problematiche politiche e sociali.
    Altri elementi, più legati alla vita quotidiana, permettono di situare gli avvenimenti indipendentemente
    da dati cronologici: l’abbigliamento, la cura dei neonati, l’istruzione dei giovani, i trasporti,
    l’illuminazione,la medicina e il ruolo del farmacista….
    *****************************************************
    ANALISI TESTUALE DEL LIBRO “MADAME BOVARY”
    SITUAZIONE INIZIALE: descrizione dell’adolescente Charles Bovary, con un flashback sui
    suoi primi anni di vita; il giovane aveva studiato al collegio di Rouen e in seguito si era laureato in medicina, operando a Tostes. Tutto ciò gli era stato imposto dalla madre, la quale gli aveva addirittura cercato una moglie: una vedova di quarantaquattro anni, Heloise Dubuc. La vita di Charles, a questo punto, appare noiosa ed insignificante…
    ROTTURA EQUILIBRIO
    INIZIALE: La Signora Dubuc muore, soffrendo per l’eccessiva gelosia
    (insensata) che nutre nei confronti di Charles, il quale incomincia
    una nuova vita conoscendo Emma Roualt, la figlia di un contadino.
    EVOLUZIONE DELLA VICENDA: Il medico s’innamora di Emma, la sposa, ed insieme
    vivono prima a Tostes e successivamente a Younville l’Abbaye; Emma è incinta e chiama la figlia Berthe. In un secondo periodo la donna si dimostra sempre più triste, così il marito le sta ancora più vicino… ma questo la disturba tanto da portarla al tradimento, prima con il ricco Rodolphe Boulanger e poi con Lèon Dupuis, un giovane notaio di Younville che si era trasferito da due anni a Rouen.
    RICOMPOSIZIONE DELL’EQUILIBRIO: Con il secondo tradimento, Emma si sente felice, ma,
    sommersa da dubbi e guai, si rende conto di non amare più nemmeno Lèon ed è sempre più convinta che la sua vita sia una continua sofferenza.
    SITUAZIONE FINALE: Una sera si reca dal farmacista Homais e ingerisce segretamente un
    veleno mortale. Ritorna a casa e dopo poche ore muore, nonostante gli inutili tentativi per salvarla del marito e di altri due prestigiosi medici. Poco tempo dopo il marito trova le lettere degli amanti di Emma e, sconvolto, muore di dolore, lasciando la piccola Berthe ad una zia.
    NUCLEI NARRATIVI: 1. Infanzia e adolescenza di Charles Bovary.
    2. Matrimonio con Heloise Dubuc.
    3. Morte di Heloise e incontro con Emma.
    4. Matrimonio con Emma.
    5. Trasferimento da Tostes a Younville.
    6. Depressione e tradimento di Emma con Rodolphe.
    7. I due amanti si separano definitivamente.
    8. Incontro in un teatro di Rouen con Lèon, un amico di famiglia.
    9. Secondo tradimento di Emma (con Lèon).
    10. Separazione di Lèon ed Emma.
    11. Continua la depressione di Emma, la quale arriva a suicidarsi.
    12. Morte di Charles, a pochi giorni di distanza da quella di Emma.
    PERSONAGGI PRINCIPALI: -Emma Bovary: fisicamente è una donna dalla rara bellezza, infatti
    molti uomini si innamorano di lei; ha i capelli lunghi e scuri, la carnagione chiara, due grandi e profondi occhi azzurro-grigio e più volte l’autore fa notare le sue mani, dalle unghie perfettamente curate. Il suo carattere è molto complesso: Emma è il simbolo del conflitto tra illusione e realtà, i suoi amanti sono persone insignificanti, per i quali lei crede (o forse cerca solamente di convincersi) di provare un amore immenso; ma i suoi tentativi di realizzare gli ideali romantici svaniscono presto. Tutto ciò la rattrista, la rende irascibile e depressa.
    -Charles Bovary: è un uomo monotono, privo di idee e di cultura, si limita sempre a approvare qualsiasi affermazione di Emma. Non pratica alcun tipo di sport ed è privo di interessi. E’ quindi l’esatto contrario della moglie.
    - Lèon Dupuis: Il giovane notaio di Younville è colto tanto quanto Emma; passavano molto tempo a discutere sui romanzi, sull’arte, su qualsiasi argomento, andavano sempre d’accordo. Lèon è oltretutto un bel ragazzo, con i capelli biondi, ricci un po’ lunghi e un bel corpo.
    - Rodolphe Boulanger: Anch’egli a prima vista è un uomo interessante: un trentaquattrenne dotato di una grande intelligenza e di un particolare carisma. Ha avuto molte donne delle quali si è sempre stancato; infatti si stancherà anche di Emma.
    PERSONAGGI SECONDARI: – I genitori di Charles Bovary: Il padre è un uomo rozzo donnaiolo,
    mentre la Signora Bovary si mostra ossessiva e troppo protettiva nei confronti del figlio.
    - Heloise Dubuc: è abbastanza brutta, esageratamente magra, con il viso tempestato di brufoli e molto malata. Anche il suo carattere non è positivo: è sempre arrabbiata nel non vedere il marito ed è troppo gelosa.
    - Sig. Rouault: Il padre di Emma; è un uomo affabile e generoso.
    - Sig. Homais: Il farmacista di Younville è dapprima amico di Charles, ma infine lo isola per via della sua miseria dovuta ai debiti della moglie Emma.
    - Gli abitanti di Younville: Come in tutti i paesi, vi sono molti pettegoli, pronti a raccontare tutto. Il merciaio Lheureux, ad esempio, ha come obiettivi l’affermazione e il prestigio e ricorre alla falsità (mascherata con l’amicizia), facendo ad Emma un credito che la porterà alla rovina.
    DESCRIZIONE DEI PERSONAGGI DAL
    PUNTO DI VISTA IN CUI SONO DESCRITTI: Oggettivo
    DISCORSO: vi sono sia discorsi indiretti che diretti.
    DIMENSIONE TEMPORALE: – Tempo della storia: 1800
    - Tempo della narrazione: L’epoca del racconto e della narrazione è sempre il diciannovesimo secolo, ma l’autore si esprime al passato, quindi vi è lontananza tra egli e la sua storia.
    DIMENSIONE SPAZIALE: Il romanzo ha luogo in Francia, nei paesi di Tostes, Younville
    l’Abbaye e Rouen.
    NEL ROMANZO VIENE UTILIZZATO L’INTRECCIO ED E’ NARRATO IN TERZA PERSONA.
    AUTORE: Gustave Flaubert (1821/1880).
    NARRATORE: estraneo alla vicenda.
    GENERE LETTERARIO: Romanzo naturalistico.
    TEMATICHE TRATTATE: La tematica principale è senza dubbio l’adulterio, che portò l’autore al
    tribunale: l’accusa era offesa alla morale pubblica e religiosa, in quanto nel romanzo si parla anche dell’ateismo del farmacista Homais e, soprattutto della stessa Emma, la quale però durante il suo delirio, subirà una trasformazione interiore che la porterà al fanatismo per il cristianesimo.
    Il romanzo narra le vicende delle persone di provincia e dell’aspirazione all’elevata borghesia. Emma infatti si comporta come una ricca dama, pur essendo figlia di un contadino.
    RIASSUNTO BREVE: Dopo il matrimonio imposto dalla madre e la successiva morte della
    consorte, Charles Bovary, nel periodo in cui la sua fama di medico stava aumentando, conobbe Emma Rouault, figlia di un contadino che si era rotto una gamba e aveva bisogno di particolari cure. Charles aveva subito provato un amore indescrivibile per la giovane, così si recava spessa alla fattoria per visitare il malato e, soprattutto, la figlia. Passato qualche mese i due si sposarono con il consenso paterno e si stabilirono a Younville l’Abbaye. Nacque una bambina, Berthe. Nonostante l’apparente felicità, Emma incominciava, con il matrimonio, un periodo di crisi: la sola presenza del marito la rendeva nervosa, lo disprezzava per il suo comportamento rozzo e perché lui assecondava sempre le sue idee, non la contraddiceva mai. La stessa sera in cui arrivarono a Younville, conobbero il farmacista Homais, la vedova Lefrançois e il giovane studente Lèon Dupuis. Emma aveva fatto subito amicizia con Lèon e tra loro era nato una sorta di amore platonico: lui era innamorato di lei, la quale ne era consapevole e si era accorta che l’attrazione era reciproca. Ma ben presto Lèon andò a Parigi per continuare i suoi studi e sparì dalla sua vita… Emma, per colmare l’assenza del ragazzo, incominciò a leggere una quantità indefinita di romanzi e si abbonò a diverse riviste culturali. La sua vita sembrò mutare una sera in cui arrivò allo studio di Charles il servo di Rodolphe Boulanger, seguito dal padrone stesso: un uomo affascinante e ricco. Costui si accorse immediatamente della bellezza di Emma ed in poco tempo riuscì a sedurla. Spesso Emma si mostrava troppo dipendente dall’amante: percorreva una lunga strada fangosa per arrivare al suo castello, rischiando di compromettersi facendosi notare dal paese. Dopo un anno i due si erano decisi a scappare da Younville per vivere finalmente insieme, ma Rodolphe, stancatosi della relazione, le scrisse una lettera e la lasciò. Ecco che la depressione si faceva nuovamente sentire. Il farmacista Homais consigliò ai Bovary di andare ad uno spettacolo teatrale a Rouen per distarsi, loro seguirono il consiglio, ma vi incontrarono Lèon, che viveva là ormai da due anni. Emma ottenne il permesso dal marito di sostare una notte da sola nella cittadina per assistere ad un secondo spettacolo… I due rimasero soli e si dichiararono l’amore reciproco. Nacque così un’altra storia d’amore, che durò fino a quando Emma, esausta dai debiti che gli imponeva il merciaio Lheureux e dalle mille paure riguardanti il suo tradimento, si convinse che nella sua vita l’amore non era la cosa principale. Ma era sempre più triste: né la piccola Berthe, né le varie amicizie, né il marito la rincuoravano. Il suo credito con il merciaio (dal quale aveva acquistato una quantità enorme di stoffe ed oggetti vari) era giunto a mille scudi e la donna fece di tutto per restituirli, senza risultato. Vennero pignorati tutti i mobili di casa e la famiglia Bovary si trovò costretta a vivere in povertà. Emma, straziata dai suoi guai, una sera si recò di nascosto dal farmacista e ingerì del veleno. Poi tornò a casa, diede una lettera al marito e andò a dormire. Nella lettera vi era proprio scritto che lei aveva appena ingerito una pozione mortale, così Charles chiamo Homais e due importanti medici, i quali però non riuscirono a salvarla. Dopo la sua morte, Charles trovò dapprima un frammento della lettera di addio scritta da Rodolphe, alla quale però non fece molto caso: poteva essersi trattato di un amore platonico. Ma successivamente trovò tutte le lettere dei suoi due amanti, e ne rimase sconvolto. Il giorno dopo si recò nel giardino di casa, sotto un albero, e morì di dolore; la figlia Berthe passò il resto della sua vita a lavorare con una povera zia, l’unica in grado di occuparsi di lei.
    COMMENTO PERSONALE: Il romanzo è moderno perché ancora oggi molte persone, soprattutto
    nei paesini, si identificano nei personaggi: pettegoli, vanitosi, ambiziosi. Inoltre il tema dell’adulterio è tuttora molto frequente, l’unica differenza è che ai giorni nostri nessuno gli dà la stessa importanza, tradire il proprio partner è addirittura diventato una normalità .La storia mi è piaciuta proprio perché parla della vita quotidiana, l’ho trovata molto interessante, anche se sono contraria a qualsiasi forma di tradimento.

     
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  2. bizzus
     
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    ciao! ho trovato molto interessante questa recensione, puoi darmi la bibliografia? grazie mille
    bizzus
     
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  3.  
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    CITAZIONE (fpivot95 @ 12/9/2010, 15:05) 
    “MADAMEBOVARY’ di G. fLAUBERT
    Appunti e note per l’analisitestuale
    I PERSONAGGI
    Il romanzo presenta un numero elevato di personaggi, i cui ruoli nella vicenda sono molto diversificati,
    come diversamente approfondite sono la loro presentazione e caratterizzazione. Come annuncia il
    sottotitolo. dell’edizione francese ,”Costumi di provincia’: è evidente l’intento di ritrarre la provincia
    francese s’cegliendopersonaggi emblematici , capaci di rappresentare un’intera classe sociale in un
    ambiente preciso. .
    Un’importante innovazione introdotta da Flaubert è proprio quella relativa alla scelta del contenuto e
    dei personaggi: non più fatti storici lontani nel tempo e nello spazio, incentrati su figure eroiche,come
    facevano gli scrittori romantici, ma una storia qualsiasi che ha per protagonisti personaggi comuni ( un
    uomo mediocre e una donna frustrata e destinata alla sconfitta) sullo sfondo della provincia francese
    dell’Ottocento. La vita di tutti i giorni con la sua apparente banalità diventa degna di essere
    rappresentata nella letteratura.
    Il personaggio principale è EMMA ROUAULT, che l’autore cita , non casualmente, già nel titolo
    “MadameBovary’~se in epoca romantica “Emma”sarebbe stato un titolo adatto, perché avrebbe fatto
    riferimento ad un’eroina femminile e ad un destino individuale, ora, nell’ambito del realismo l’individuo
    non può essere rappresentato se non nelle sue relazioni con l’ambiente di provenienza e con quello in cui
    vive. Emma , dunque, già dal titolo appare nella sua situazione sociale di donna maritata e, in un certo
    qual modo, estraniata da quel cognome che non le appartiene. L’intero romanzo si sviluppa a partire da
    questo personaggio e dall’evoluzione dei suoi sentimenti.
    Emma è un personaggio ricco, dalla psicologia complessa, che, proprio per queste ragioni, vive come
    una costrizione insopportabile, la condizione sociale comune alle donne del XIX secolo: dipendenza
    economica dal marito, assenza di identità sociale al di fuori del matrimonio, nessuna possibilità di
    indipendenza e emancipazione personale. L’autore ne decrive e ne rappresenta minutamente la lenta e
    dolorosa evoluzione che passa da un primo stato di insoddisfazione alla ricerca di soluzioni e di evasione
    dalla realtà, prima attraverso i sogni e le aspirazioni velleitarie, poi attraverso azioni precisE’., fino alla
    tragica conclusione della Sua vita e della storia.
    Inizialmente insoddisfatta della vita noiosa in casa con il padre vedovo, poi delusa e insofferente del
    grigiore e della monotonia della vita coniugaie con Charles ,infastidita dalla propria condizione sociale,
    la protagonista ha le velleità della persona mediocre, che coltiva sogni impossibili e ambizioni che, però
    ,ha ricavato dalla lettura di libri che si degradano in lei a livello della mediocrità piccolo-borghese, si
    irrigidiscono in luoghi comuni, angusti e ridicoli. Nutritasi nell’adolescenza di letture sentimentali e di
    romanzi melodrammatici, aspira ad un amore e a una vita eccezionali, tra salotti e ambienti mondani e
    lussuosi , come quelli delle eroine romantiche di cui ha letto. Essa viene così a rappresentare quello che
    dal suo nome è stato, appunto, definito “BOVARISMO”; l’atteggiamento di chi ha un’immagine di sé
    diversa da quella reale e trasferisce sul piano dell’immaginazione l’aspirazione ad una vita intensa e
    appassionata. L’insoddisfazione , il fastidio per la propria condizione la portano a coltivare sogni
    impossibili e a attribuire fascino e attrattiva ad un mondo fittizio nel quale cerca di evadere dalle
    proprie aspirazioni frustrate.
    “Madame Bovary sono io” :questa famosa frase attribuita a Gustave Flaubert è densa di significato.
    Nei sogni romantici della protagonista piccolo-borghesedi provincia, Flaubert proietta le componenti
    romantiche che sono presenti nella sua personalità , come nella società culturale e letteraria del suo
    -’ tempo; vuole annientare il carattere velleitario, fantastico e sognante del Romanticismo (proiettando lo
    nella figura della protagonista) ,prendere le distanze da esso e, allo stesso tempo, criticare una parte
    di sé.
    CHARLES BOVARY è l’altro personaggio importante del romanzo, in quanto è proprio il suo matrimonio con Emma che mette la donna nella situazione di iniziale insoddisfazione e di frustrazione che darà’
    l’avvio a tutta la vicenda.
    Egli è un medico di provincia; un uomo onesto e concreto ma mediocre e privo di ambizioni, con indubbi
    limiti che riguardano l’intelligenza e la capacità professionale. E’ incapace di una comprensione fine delle
    situazioni e delle persone ed è un essere debole nei confronti degli altri. Non è, tuttavia, meschino,
    ma buono e generoso e capace di affetti duraturi, come nel caso di Emma che egli amerà sinceramente,
    pur senza comprenderla se non alla fine.
    L’autore, per il tramite del narratore, evidenzia la sua caratterizzazione attraverso lo ‘tecnica del
    contrastò: il narratore riferisce tutte le informazioni necessarie per mettere in risalto lo profonda
    differenza ( reale e fittizia) tra i due .Quanto più Emma è insofferente della sua vita di provincia e
    dello stesso marito, tanto più Charles è soddisfatto e ottusamente felice delle scelte che ha compiuto,
    a partire dal suo matrimonio con lei. Con i suoi comportamenti , i suoi gusti , con ,la sua semplicità
    talvolta grezza è l’esatto opposto di ciò che Emma si aspetta e desidera in un uomo.
    Charles , che è indubbiamente un personaggio più semplice rispetto ad Emma, subisce nel corso della
    narrazione un diverso trattamento: è il personaggio che apre e conclude le vicende narrate;
    rappresenta , per così dire, il pretesto allo sviluppo della narrazione. Senza di lui , senza la sua
    incapacità a comprendere gli avvenimenti al di là delle apparenze, non ci sarebbe stato il dramma di
    Emma.Sino alla morte di lei il personaggio è visto attraverso gli occhi e , soprattutto, i sentimenti di
    lei. In seguito, cambiando il punto di vista, muta anche la profondità di prospettiva, con un parziale
    riscatto del personaggio. D’altra parte morendo, Emma stessa pare prendere coscienza di aspetti sino
    ad allora trascurati di quell’uomo, considerato fino a quel momento solo sotto il profilo della sua
    inettitudine e inadeguatezza (ella, infatti,dirà, morente “…sei buono tu!”) .
    Flaubert ha comunque intrecciato alla trama principale del romanzo altre storie di personaggi
    secondari o minori: gli amanti di Emma , Rodolphe e Leon; il farmacista Homais; e, ancora, la piccola
    Berthe; Felicitè, la domestica dei Bovary; il povero cieco; i componenti della famiglia Bovary… Tutti,
    come abbiamo detto contribuiscono a rappresentare una precisa classe socia!e e un ambiente. Spesso
    vengono presentati attraverso un sistema binario di coppie di personaggi o accomunati da sostanziali
    somiglianze, o contrapposti da aspetti e caratteristiche specularmene opposti.
    Un rilievo particolare viene dato al farmacista Homais, che chiude significativamente il romanzo,
    quando si mostra tronfio e soddisfatto di sé , dopo aver ricevuto la Legion d’onore, segnandola vittoria
    assoluta del suo modello di vita. Depositario di tutti i luoghi comuni, di idee ‘banali e generiche,
    rappresenta, infatti una ben precisa tipologia di borghese. Alcuni critici hanno notato come lo scrittore
    non adotti mai il suo punto di vista nella narrazione, forse proprio per rappresentare come egli sia
    incapace di avere una visione autonoma delle cose. Del resto non va dimenticato che Flaubert aveva
    progettato un “Dizionario dei luoghi comuni’ , che proponeva pensieri generici che la gente del suo
    tempo esprimeva comunemente: Homais ne è, in fondo, una esemplificazione.
    Accanto ai personaggi sinora analizzati , ve ne sono alcuni che assolvono una funzione simbolica
    all’interno del romanzo. Ne evidenziamo essenzialmente tre: Hippolyte, che è il doloroso ricordo vivente
    per Charles, della propria incapacità professionale; Il cieco che appare ad Emma al rientro dei suoi
    appuntamenti galanti, che simboleggia il rapporto passione cieca - morte; Binet ,che rappresenta il fato,
    cioè il destino con la sua implacabile ripetitività e indifferenza.
    IL NARRATORE E IL PUNTO DI VISTA
    Anche nella costruzione narrativa “Madame Bovary’ segna una svolta nella storia del romanzo
    ottocentesco , aprendo la strada ai suoi sviluppi futuri. Con esso tramonta infatti il romanzo fondato
    sul narratore onnisciente , personale e palese, che regge i fili della vicenda e interviene esplicitamente
    a spiegare,commentare ,e giudicare; il modello, insomma, consacrato da Scott, Manzoni, Balzac,
    Stendhal…’L'originalità di Flaubert, rispetto ai romanzieri del suo tempo è, infatti, la scelta deliberata
    di non esprimere nel testo i suoi commenti personali, facendo dell’imparzialità uno dei principi
    fondamentali della sua scrittura.
    In “Madame Bovary’il narratore si fa pressoché invisibile, rinuncia ai continui interventi( anche se un
    esame attento rivela che non scompare proprio del tutto); è, inoltre, esterno.
    La sua narrazione è minuziosa, precisa e documentata e costruisce il racconto con grande ricchezza di
    particolari, senza far trapelare alcun commento o sentimento di simpatia o antipatia nei confronti dei
    personaggi e delle loro scelte.
    La vicenda è, comunque, presentata attraverso il punto di vista soggettivo e parziale dei personaggi
    (Focalizzazione interna variabile).L’autore tenta infatti un esperimento che sarà anch’esso fondante
    per il romanzo moderno e cioè la variazione continua del punto di vista: all’inizio e alla fine quello di
    Charles Bovary, in tutta la parte centrale quello di Emma.
    I fatti sono dunque visti attraverso l’ottica del personaggio, come si riflettono nella sua sensibilità e
    nel suo giudizio; per cui per larghi tratti veniamo informati solo di ciò che il personaggio stesso sa, con
    l’esclusione di ciò che non rientra nel raggio delle sue competenze. Questo crea un effetto di
    indeterminatezza e ambiguità, in quanto non siamo mai certi che il modo in cui la prospettiva del
    personaggio presenta i fatti sia del tutto attendibile o possa coincidere con lo visione del romanziere.
    Flaubert con questa sua impersonalità, lascia che le cose, i fatti e le vicende parlino da sé, ma proprio
    questo determina un alto tasso di problematicità dell’interpretazione. Un fatto curioso ed
    emblematico fu, in proposito, l’incriminazione del romanzo per immoralità: i pensieri della protagonista
    vennero, infatti, erroneamente attribuiti al romanziere!
    LE TECNICHE NARRATIVE
    L’impersonalità e lo stile narrativo dell’autore si fondano anche su altre importanti tecniche narrative.
    Tre esse ricordiamo soprattutto:
    Il frequente ricorso al discorso indiretto libero, che consente una rappresentazione più spontanea,
    non mediata, dei discorsi e dei pensieri dei personaggi, contribuendo in maniera decisiva alla loro
    caratterizzazione oggettiva, ‘naturale’.
    Continue e interessanti transizioni da un modo ad un altro di riportare le parole dei personaggi : dallo
    stile diretto, a quello indiretto, all’indiretto libero.
    L’ampio uso del corsivo, per riprodurre nella narrazione le parole e i pensieri di certi personaggi.
    Il ricorso alla tecnica del contrappunto, che consiste nell’alternare due tipi di discorsi che nulla hanno
    a che vedere tra loro, per creare un effetto comico o grottesco (si rilegga in proposito, nel cap. VIII,
    il brano dei “Comizi agricoli”)
    I LUOGHI
    Tra i romanzi francesi di metà ’800,impegnati ad analizzare la realtà complessa della società del tempo,
    “Madame Bovary’ occupa un posto particolare: perfeziona gli strumenti tecnici del linguaggio realista e,
    tra questi,la descrizione degli ambienti, precisa fino al dettaglio.
    Lo spazio nel romanzo è rappresentato soprattutto dall’ ambiente provinciale della Normandia, che non
    si riduce mai a semplice sfondo, ma fa parte integrante della storia e della caratterizzazione’ dei
    personaggi.
    Le descrizioni sono estremamente precise e nulla sfugge allo sguardo del narratore, che si posa su
    luoghi e oggetti, con una analisi tanto minuziosa e formalmente perfetta da aver fatto dire a qualche
    critico che tale stile “pietrificava il reale”.
    Molte sono le descrizioni di luoghi, sia spazi aperti (ampi paesaggi ed esigui villaggi di campagna, la
    città di Rouen ), sia spazi chiusi (le tre case abitate da Emma, il castello del marchese della
    Vaubyessard, la casa della balia, di Rodolphe, la stanza d’albergo dove Emma incontra Leon ) ambienti
    pubblici e non: tutti fanno riferimento a precisi ambienti sociali e culturali e, allo stesso tempo,
    contribuiscono a rappresentarli. Oltre che alla rappresentazione di ambienti , essi contribuiscono a
    quella dei personaggi .
    Accanto a luoghi reali, nel romanzo sono rappresentati molti luoghi immaginari, che Emma vive in
    sogno e nel desiderio, e che, pur spesso tratti dalle sue letture ,vengono a concretizzare quella
    rappresentazione del tutto artificiosa che la protagonista si è creata della realtà ( si pensi all’ episodio
    del ballo, ai luoghi che Emma immagina di visitare con Rodolphe o ai suoi sogni sulla città di Parigi)
    Una caratteristica peculiare è anche la descrizione degli oggetti ,che non ha mai una funzione
    decorativa ; spesso,infatti, gli oggetti hanno una loro storia, oppure hanno un ruolo importante nella
    vicenda narrata e , spesso, una funzione simbolica ( si pensi all’immagine ricorrente della ‘finestra’, cui
    spesso è associata Emma:rappresenta il luogo di confine tra il mondo esterno ,quello della vita sognata,
    e il luogo interno - chiuso della non-vita,della realtà, dove il suo animo intristisce. La finestra unisce così
    la prigione alla fuga, l’illimitato al circoscritto).
    IL TEMPO
    La vicenda si svolge nell’Ottocento, all’interno di una classe sociale piccolo- borghese ,caratterizzata
    dall’autore con estrema precisione.
    I riferimenti cronologici espliciti sono molto rari nel testo; tuttavia Flaubert dissemina in tutto il
    romanzo allusioni ad avvenimenti storici, pubblici e mondani, a personaggi celebri che permettono di
    situare nel tempo la vicenda narrata.
    La storia è ricca anche di richiami all’attualità, alle problematiche politiche e sociali.
    Altri elementi, più legati alla vita quotidiana, permettono di situare gli avvenimenti indipendentemente
    da dati cronologici: l’abbigliamento, la cura dei neonati, l’istruzione dei giovani, i trasporti,
    l’illuminazione,la medicina e il ruolo del farmacista….
    *****************************************************
    ANALISI TESTUALE DEL LIBRO “MADAME BOVARY”
    SITUAZIONE INIZIALE: descrizione dell’adolescente Charles Bovary, con un flashback sui
    suoi primi anni di vita; il giovane aveva studiato al collegio di Rouen e in seguito si era laureato in medicina, operando a Tostes. Tutto ciò gli era stato imposto dalla madre, la quale gli aveva addirittura cercato una moglie: una vedova di quarantaquattro anni, Heloise Dubuc. La vita di Charles, a questo punto, appare noiosa ed insignificante…
    ROTTURA EQUILIBRIO
    INIZIALE: La Signora Dubuc muore, soffrendo per l’eccessiva gelosia
    (insensata) che nutre nei confronti di Charles, il quale incomincia
    una nuova vita conoscendo Emma Roualt, la figlia di un contadino.
    EVOLUZIONE DELLA VICENDA: Il medico s’innamora di Emma, la sposa, ed insieme
    vivono prima a Tostes e successivamente a Younville l’Abbaye; Emma è incinta e chiama la figlia Berthe. In un secondo periodo la donna si dimostra sempre più triste, così il marito le sta ancora più vicino… ma questo la disturba tanto da portarla al tradimento, prima con il ricco Rodolphe Boulanger e poi con Lèon Dupuis, un giovane notaio di Younville che si era trasferito da due anni a Rouen.
    RICOMPOSIZIONE DELL’EQUILIBRIO: Con il secondo tradimento, Emma si sente felice, ma,
    sommersa da dubbi e guai, si rende conto di non amare più nemmeno Lèon ed è sempre più convinta che la sua vita sia una continua sofferenza.
    SITUAZIONE FINALE: Una sera si reca dal farmacista Homais e ingerisce segretamente un
    veleno mortale. Ritorna a casa e dopo poche ore muore, nonostante gli inutili tentativi per salvarla del marito e di altri due prestigiosi medici. Poco tempo dopo il marito trova le lettere degli amanti di Emma e, sconvolto, muore di dolore, lasciando la piccola Berthe ad una zia.
    NUCLEI NARRATIVI: 1. Infanzia e adolescenza di Charles Bovary.
    2. Matrimonio con Heloise Dubuc.
    3. Morte di Heloise e incontro con Emma.
    4. Matrimonio con Emma.
    5. Trasferimento da Tostes a Younville.
    6. Depressione e tradimento di Emma con Rodolphe.
    7. I due amanti si separano definitivamente.
    8. Incontro in un teatro di Rouen con Lèon, un amico di famiglia.
    9. Secondo tradimento di Emma (con Lèon).
    10. Separazione di Lèon ed Emma.
    11. Continua la depressione di Emma, la quale arriva a suicidarsi.
    12. Morte di Charles, a pochi giorni di distanza da quella di Emma.
    PERSONAGGI PRINCIPALI: -Emma Bovary: fisicamente è una donna dalla rara bellezza, infatti
    molti uomini si innamorano di lei; ha i capelli lunghi e scuri, la carnagione chiara, due grandi e profondi occhi azzurro-grigio e più volte l’autore fa notare le sue mani, dalle unghie perfettamente curate. Il suo carattere è molto complesso: Emma è il simbolo del conflitto tra illusione e realtà, i suoi amanti sono persone insignificanti, per i quali lei crede (o forse cerca solamente di convincersi) di provare un amore immenso; ma i suoi tentativi di realizzare gli ideali romantici svaniscono presto. Tutto ciò la rattrista, la rende irascibile e depressa.
    -Charles Bovary: è un uomo monotono, privo di idee e di cultura, si limita sempre a approvare qualsiasi affermazione di Emma. Non pratica alcun tipo di sport ed è privo di interessi. E’ quindi l’esatto contrario della moglie.
    - Lèon Dupuis: Il giovane notaio di Younville è colto tanto quanto Emma; passavano molto tempo a discutere sui romanzi, sull’arte, su qualsiasi argomento, andavano sempre d’accordo. Lèon è oltretutto un bel ragazzo, con i capelli biondi, ricci un po’ lunghi e un bel corpo.
    - Rodolphe Boulanger: Anch’egli a prima vista è un uomo interessante: un trentaquattrenne dotato di una grande intelligenza e di un particolare carisma. Ha avuto molte donne delle quali si è sempre stancato; infatti si stancherà anche di Emma.
    PERSONAGGI SECONDARI: – I genitori di Charles Bovary: Il padre è un uomo rozzo donnaiolo,
    mentre la Signora Bovary si mostra ossessiva e troppo protettiva nei confronti del figlio.
    - Heloise Dubuc: è abbastanza brutta, esageratamente magra, con il viso tempestato di brufoli e molto malata. Anche il suo carattere non è positivo: è sempre arrabbiata nel non vedere il marito ed è troppo gelosa.
    - Sig. Rouault: Il padre di Emma; è un uomo affabile e generoso.
    - Sig. Homais: Il farmacista di Younville è dapprima amico di Charles, ma infine lo isola per via della sua miseria dovuta ai debiti della moglie Emma.
    - Gli abitanti di Younville: Come in tutti i paesi, vi sono molti pettegoli, pronti a raccontare tutto. Il merciaio Lheureux, ad esempio, ha come obiettivi l’affermazione e il prestigio e ricorre alla falsità (mascherata con l’amicizia), facendo ad Emma un credito che la porterà alla rovina.
    DESCRIZIONE DEI PERSONAGGI DAL
    PUNTO DI VISTA IN CUI SONO DESCRITTI: Oggettivo
    DISCORSO: vi sono sia discorsi indiretti che diretti.
    DIMENSIONE TEMPORALE: – Tempo della storia: 1800
    - Tempo della narrazione: L’epoca del racconto e della narrazione è sempre il diciannovesimo secolo, ma l’autore si esprime al passato, quindi vi è lontananza tra egli e la sua storia.
    DIMENSIONE SPAZIALE: Il romanzo ha luogo in Francia, nei paesi di Tostes, Younville
    l’Abbaye e Rouen.
    NEL ROMANZO VIENE UTILIZZATO L’INTRECCIO ED E’ NARRATO IN TERZA PERSONA.
    AUTORE: Gustave Flaubert (1821/1880).
    NARRATORE: estraneo alla vicenda.
    GENERE LETTERARIO: Romanzo naturalistico.
    TEMATICHE TRATTATE: La tematica principale è senza dubbio l’adulterio, che portò l’autore al
    tribunale: l’accusa era offesa alla morale pubblica e religiosa, in quanto nel romanzo si parla anche dell’ateismo del farmacista Homais e, soprattutto della stessa Emma, la quale però durante il suo delirio, subirà una trasformazione interiore che la porterà al fanatismo per il cristianesimo.
    Il romanzo narra le vicende delle persone di provincia e dell’aspirazione all’elevata borghesia. Emma infatti si comporta come una ricca dama, pur essendo figlia di un contadino.
    RIASSUNTO BREVE: Dopo il matrimonio imposto dalla madre e la successiva morte della
    consorte, Charles Bovary, nel periodo in cui la sua fama di medico stava aumentando, conobbe Emma Rouault, figlia di un contadino che si era rotto una gamba e aveva bisogno di particolari cure. Charles aveva subito provato un amore indescrivibile per la giovane, così si recava spessa alla fattoria per visitare il malato e, soprattutto, la figlia. Passato qualche mese i due si sposarono con il consenso paterno e si stabilirono a Younville l’Abbaye. Nacque una bambina, Berthe. Nonostante l’apparente felicità, Emma incominciava, con il matrimonio, un periodo di crisi: la sola presenza del marito la rendeva nervosa, lo disprezzava per il suo comportamento rozzo e perché lui assecondava sempre le sue idee, non la contraddiceva mai. La stessa sera in cui arrivarono a Younville, conobbero il farmacista Homais, la vedova Lefrançois e il giovane studente Lèon Dupuis. Emma aveva fatto subito amicizia con Lèon e tra loro era nato una sorta di amore platonico: lui era innamorato di lei, la quale ne era consapevole e si era accorta che l’attrazione era reciproca. Ma ben presto Lèon andò a Parigi per continuare i suoi studi e sparì dalla sua vita… Emma, per colmare l’assenza del ragazzo, incominciò a leggere una quantità indefinita di romanzi e si abbonò a diverse riviste culturali. La sua vita sembrò mutare una sera in cui arrivò allo studio di Charles il servo di Rodolphe Boulanger, seguito dal padrone stesso: un uomo affascinante e ricco. Costui si accorse immediatamente della bellezza di Emma ed in poco tempo riuscì a sedurla. Spesso Emma si mostrava troppo dipendente dall’amante: percorreva una lunga strada fangosa per arrivare al suo castello, rischiando di compromettersi facendosi notare dal paese. Dopo un anno i due si erano decisi a scappare da Younville per vivere finalmente insieme, ma Rodolphe, stancatosi della relazione, le scrisse una lettera e la lasciò. Ecco che la depressione si faceva nuovamente sentire. Il farmacista Homais consigliò ai Bovary di andare ad uno spettacolo teatrale a Rouen per distarsi, loro seguirono il consiglio, ma vi incontrarono Lèon, che viveva là ormai da due anni. Emma ottenne il permesso dal marito di sostare una notte da sola nella cittadina per assistere ad un secondo spettacolo… I due rimasero soli e si dichiararono l’amore reciproco. Nacque così un’altra storia d’amore, che durò fino a quando Emma, esausta dai debiti che gli imponeva il merciaio Lheureux e dalle mille paure riguardanti il suo tradimento, si convinse che nella sua vita l’amore non era la cosa principale. Ma era sempre più triste: né la piccola Berthe, né le varie amicizie, né il marito la rincuoravano. Il suo credito con il merciaio (dal quale aveva acquistato una quantità enorme di stoffe ed oggetti vari) era giunto a mille scudi e la donna fece di tutto per restituirli, senza risultato. Vennero pignorati tutti i mobili di casa e la famiglia Bovary si trovò costretta a vivere in povertà. Emma, straziata dai suoi guai, una sera si recò di nascosto dal farmacista e ingerì del veleno. Poi tornò a casa, diede una lettera al marito e andò a dormire. Nella lettera vi era proprio scritto che lei aveva appena ingerito una pozione mortale, così Charles chiamo Homais e due importanti medici, i quali però non riuscirono a salvarla. Dopo la sua morte, Charles trovò dapprima un frammento della lettera di addio scritta da Rodolphe, alla quale però non fece molto caso: poteva essersi trattato di un amore platonico. Ma successivamente trovò tutte le lettere dei suoi due amanti, e ne rimase sconvolto. Il giorno dopo si recò nel giardino di casa, sotto un albero, e morì di dolore; la figlia Berthe passò il resto della sua vita a lavorare con una povera zia, l’unica in grado di occuparsi di lei.
    COMMENTO PERSONALE: Il romanzo è moderno perché ancora oggi molte persone, soprattutto
    nei paesini, si identificano nei personaggi: pettegoli, vanitosi, ambiziosi. Inoltre il tema dell’adulterio è tuttora molto frequente, l’unica differenza è che ai giorni nostri nessuno gli dà la stessa importanza, tradire il proprio partner è addirittura diventato una normalità .La storia mi è piaciuta proprio perché parla della vita quotidiana, l’ho trovata molto interessante, anche se sono contraria a qualsiasi forma di tradimento.
     
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2 replies since 12/9/2010, 15:05   2370 views
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